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La Atalayita

Tutti coloro che desiderano conoscere come vivevano gli antichi abitanti dell’isola devono segnarsi sull’agenda di viaggio una visita al Centro di Interpretazione Poblado de Atalayita a Pozo Negro. Qui potranno scoprire il modo di vivere dei Mahos (antico nome degli abitanti dell’isola), oltre ad apprezzare uno dei giacimenti più importanti di Fuerteventura, non solo per il suo valore archeologico ma anche per il fatto di essere uno di quelli meglio conservati di tutta l’isola.  

Il paese di La Atalayita, abitato prima che ebbe luogo la conquista europea nel secolo XV, è ubicato nella valle di Pozo Negro vicino ad una piccola altura chiamata La Atalayita. É da qui che il giacimento prende il nome. Le antiche abitazioni aborigene sono inserite nelle formazioni carsiche generate dalle lave precedentemente alle eruzioni di La Caldera de La Laguna e La Caldera de Liria. I visitatori si sorprenderanno a scoprire come i suoi abitanti si ingegnarono per adattarsi al carsismo e sviluppare tutto il loro habitat. 


Atalayita

Tutta questa zona è sin dai tempi più antichi terra del lavoro in comunione degli abitanti, chiamata comunemente la costa dove si è praticato il pascolo. É da qui che parte delle costruzioni abitative di La Atalayita sono state riutilizzate dai pastori dopo la conquista, per fare rimanere vive nella nuova popolazione le stesse strategie economico-culturali degli aborigeni per la cura e la manutenzione del bestiame.

Una visita per La Atalayita permette di vedere come i mahos utilizzarono le pietre delle formazioni laviche per erigere le loro abitazioni, sfruttarono le grotte naturali come alloggio, i terreni vicini per il pascolo o la vicinanza al mare – il giacimento si trova a 1,5 chilometri dalla costa – per andare a raccogliere i frutti di mare che servivano come complemento alla loro dieta, oltre a riciclare le conchiglie e trasformarle in perline per collane o possibili amuleti. Vicino al villaggio si trova un conchero, accumulo di gusci di molluschi di diverse specie. Gli scavi archeologici hanno consentito di trovare numerosi resti di ceramiche di fattura pre-europea. 

Atalayita

Il villaggio è composto da 115 strutture di diverse tipologie. Si possono apprezzare abitazioni a volta e seminterrate chiamate “case tonde”, con piano circolare e tetti di pietre vulcaniche del territorio carsico, case di maggiori dimensioni con spazi distinti addossati gli uni agli altri e una grotta naturale adibita ad abitazione.

Atalayita


Richiamano l’attenzione le strutture annesse di forma circolare che assomigliano ai recinti di bestiame e che furono riutilizzate dai pastori in epoche storiche come recinti, gattaiole e recinti per tori per rinchiudere le capre e i cammelli.


Atalayita

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La Atalayita è l’escursione familiare ideale in quanto è la forma più didattica di avvicinare i bambini alle forme di vita degli antichi abitanti di la Maxorata.


Orario : Temporaneamente chiuso. 

Ufficio Musei: 928.85.89.98 / 928.85.28.89 / [email protected]



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